(Foto credit: Emilio Roggero)

“Dopo le servitù militari, in Sardegna si prospetta lo spettro di una nuova servitù energetica, con migliaia di ettari di terreni agricoli produttivi sottratti all’agricoltura e  destinati all’installazione di pannelli dell’agri-voltaico. Terreni agricoli produttivi, che verranno ceduti dai sardi per poche migliaia di euro a grosse società multinazionali”. Così il presidente del Centro studi agricoli, Tore Piana.

“La crisi delle produzioni agricole – ha aggiunto – l’elevata età media degli agricoltori, sta portando gli agricoltori a cedere i diritti delle superfici dei terreni  agricoli fertili, a favore di immensi campi di pannelli dell’agri-voltaico, collocati a due metri di altezza”.

Il punto però è un altro: “Questi terreni agricoli non saranno coltivati e gestiti dai sardi che oggi sono i proprietari, perché i contratti che si vedono circolare sono di almeno 20 anni e più. Bisogna evitare questa grande speculazione ai danni dei sardi e all’erosione dei terreni fertili agricoli, e per farlo la Regione della Sardegna, deve affrettarsi a approvare una legge regionale che metta ordine a questa situazione”, ha concluso Piana.

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