L’ingegnere elettronico sardo Marco Buttu torna sull’Altipiano Antartico. La spedizione durerà un anno, che trascorrerà assieme ad altre 12 persone.
“Sono felice e onorato di rappresentare ancora una volta l’Europa e l’Italia nel luogo più estremo del pianeta. Ringrazio mia moglie per supportarmi in questa nuova avventura. E l’INAF-Osservatorio Astronomico di Cagliari” ha commentato sui social.
L’Altopiano è un deserto di ghiaccio dove la temperatura scende sotto i -80°C. C’è carenza di ossigeno, l’aria è secca, non prolifera alcuna forma di vita (nemmeno virus e batteri) e il sole non sorge per tre mesi di fila.
Buttu vivrà nella stazione di ricerca scientifica Concordia, situata sopra uno strato di ghiaccio spesso 3km. Durante i nove mesi invernali, da febbraio a novembre, sarà irraggiungibile e dovrà far fronte in modo autonomo a ogni tipo di emergenza.
La spedizione nella Stazione Concordia è organizzata dal Programma Nazionale di Ricerche in Antartide – PNRA e dell’ Institut polaire français Paul-Émile-Victor. Il PNRA è finanziato dal Ministero dell’Università e Ricerca (MUR). È gestito dal CNR per la programmazione e il coordinamento scientifico e dall’ENEA per la pianificazione e l’organizzazione logistica.
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