È stata esclusa da una selezione pubblica perché affetta da sclerosi multipla: lo denuncia la consigliera di Parità della regione Sardegna, “l’ennesima discriminazione che si registra nell’Isola è da imputare al corpo dei vigili del fuoco”.
La consigliera parla di “vicenda surreale, non solo perché la discriminazione avviene sulla base delle condizioni di salute di una lavoratrice – si legge in una nota -, ma perché a mettere in atto il comportamento discriminatorio è lo Stato in una delle sue articolazioni”.
Da qui la segnalazione del caso, con richiesta di intervento, alla premier Meloni e a ministra del Lavoro Calderone, oltre che al governatore Solinas e all’assessora Lai.
La storia inizia nel 2021 quando la lavoratrice si sottopone alle selezioni per un posto. Superate le prove e inviata la documentazione per l’accettazione dell’assunzione, la firma del contratto avrebbe concluso l’iter.
Tuttavia, in virtù di un cambiamento normativo, viene sottoposta a nuove visite mediche a Roma. Inizia il suo calvario. La malattia viene inquadrata come ‘neuropsichica‘ dando il via ad ulteriori relazioni mediche. Un calvario sanitario che si conclude il 6 giugno 2022, quando le viene notificata l’esclusione dalla selezione.
Da allora il calvario della lavoratrice diventa giudiziario con un rimpallo senza fine tra Tar del Lazio, Consiglio di Stato, giudice del lavoro.
Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it