Mentre migliaia di studenti sardi cercano una casa per poter seguire lezioni ed esami nelle sedi delle Università, gli affitti, in particolare a Cagliari, lievitano.
Così la UniCaralis decide di appellarsi al sindaco del capoluogo Paolo Truzzu e gli invia una lettera ufficiale con la richiesta dell’apertura di un tavolo di confronto sulla questione.
“Sono necessari tutti gli sforzi possibili affinché si possa trovare una soluzione comune a un problema che affligge ormai la stragrande maggioranza della popolazione, ma specialmente le studentesse e gli studenti”, scrivono sui social i rappresentanti dell’associazione studentesca.
“La condizione che viviamo da nord a sud come universitari non si risolve con qualche lavoretto – si legge nella lettera inviata al sindaco -: lavorare per mantenerci gli studi è una triste realtà da anni ormai, ma lavoriamo per pagare gli affitti folli di questa città e per mangiare un boccone durante la giornata”.
“Lavoriamo perché altrimenti la possibilità di studiare ci verrebbe negata da un sistema che lascia indietro chi non è nato in un contesto agiato e favorevole: il tutto aggravato dal fatto che viviamo in una regione come la Sardegna tra le più povere d’Europa”.
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