L’ipotesi più accreditata è quella di una grossa presenza di gas, vicino ai fornelli, che potrebbe aver saturato l’abitacolo del camper, e solo a seguito di una scintilla avrebbe scatenato la prima forte esplosione, di cui tutti i testimoni hanno parlato.
Proseguono le indagini della Procura di Tempio sulla morte Samuel Imbhuzan, 10 anni, ieri vicino alla spiaggia di Bados, tra Olbia e Golfo Aranci.
Si spiegherebbe così perché del camper nel quale è stato ritrovato il corpo carbonizzato di Samuel, sia rimasto pressoché solo lo scheletro esterno: risulta completamente in cenere l’intera struttura, squagliatasi sotto le fiamme in pochissimi minuti.
I genitori del piccolo, Daniel Romulus Imbhuzan, di 52 anni originario della Romania, e la madre, Tiziana Lisi di Rimini, non sono stati ancora sentiti formalmente dagli investigatori: la donna è tuttora sotto choc, mentre l’uomo è ricoverato a Sassari con ustioni sul 40% del corpo. Gli inquirenti dovranno accertare le loro condotte.
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