(Foto credit: Cagliaripad-Facebook)

Non si placano le proteste dopo le affermazioni del comandante della polizia municipale di San Gavino Monreale, Massimiliano Orrù, sullo stupro di Palermo.

Dopo la presa di posizione di indignazione e rabbia da parte del sindaco del Comune del Medio Campidano, Carlo Tomasi che si è unita a tutte le voci di dissociazione e condanna delle parole definite sessiste, ora è Amnesty International, sezione Sardegna, a esprimere “incredulità e dissenso di fronte alle gravissime e totalmente insensate affermazioni”.

“A noi maschi fa bene ogni tanto [bere, ndr.]… a voi invece malissimo. Restate donne e non cercate di fare gli uomini… Siete femmine e non maschi”, aveva scritto. E poi in risposta a una commentatrice: “Ecco fai la cosa giusta… vai a dormire che voi donne non dovreste stare in giro, nemmeno virtuale, a quest’ora… Notte e chiudi a chiave”.

“Soprattutto da un pubblico ufficiale, ci aspettiamo un atteggiamento non discriminatorio nei confronti delle donne e di qualsiasi altra categoria di persone, specie se si fa riferimento a una violenza acclarata nei confronti di una persona – scrive Amnesty Sardegna -, anziché uno sproloquio sui presunti comportamenti precedenti lo stupro subito, peraltro del tutto irrilevanti e strumentali solo alla sua colpevolizzazione e re-vittimizzazione”.

“Il sesso senza consenso è stupro – ricorda l’organizzazione -, è un concetto semplice, che dovrebbe mettere d’accordo tutti. Purtroppo non è così e le parole del comandante Orrù lo mettono in evidenza”.

Per l’organizzazione che tutela i diritti umani “la colpevolizzazione della vittima è un atteggiamento che non possiamo e non vogliamo più tollerare, poiché alimenta una cultura basata sulla giustificazione della violazione di diritti umani fondamentali. Ci auguriamo vivamente che vengano presi provvedimenti nei confronti del comandante”.

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