Marina Masia, morta alle Piscine di Venere (Cagliaripad)

È stata travolta da un grosso tronco di leccio mentre nuotava vicino al costone di roccia franato all’improvviso. Così è morta ieri pomeriggio Marina Masia, la 28enne di Nuoro  che ha perso la vita nelle acque delle Piscine di Venere, sul litorale di Baunei, in Ogliastra.

Lo ha ricostruito la guardia costiera di Olbia sentendo diversi testimoni. I primi a essere ascoltati sono stati il fratello e la madre della vittima che avevano preso a noleggio insieme a lei e ad alcuni amici un gommone con conducente per fare una gita che li ha portati da Cala Gonone alle Piscine di Venere.

L’imbarcazione si sarebbe fermata prima delle boe che delimitano l’area interdetta per pericoli di crolli e smottamenti, permettendo agli occupanti di fare il bagno. La ragazza, laureata in Medicina a Cagliari e specializzanda di Allergologia a Firenze, un animo gentile come l’hanno definita i suoi amici più cari, si è subito tuffata e ha nuotato costeggiando il costone di roccia che sovrasta quel tratto di mare.

All’improvviso la frana, probabilmente provocata dal passaggio di un animale in cima: da un’altezza di circa 7 metri sono precipitati in mare rocce e terra, ma anche un grosso ramo di leccio che putroppo ha investito in pieno la nuotatrice. A pochi metri da lei c’era anche il fratello, che è sfiorato dal gigantesco tronco. È stato lui il primo a dare l’allarme.

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