Grave episodio nel pomeriggio di ieri a Sassari, dove un giovane di 22 anni del Camerun ha violato la misura di avvicinamento in piazza d’Italia impostagli mezz’ora prima dal giudice.
Nella serata di sabato, il ragazzo era stato fermato per resistenza a pubblico ufficiale: aveva colpito gli agenti della Polizia locale con calci e pugni.
Una volta messo in stato di fermo, il 22enne avrebbe detto di essere “in missione per conto di Allah” e di dover “pregare in una pubblica piazza”. Da diversi giorni, infatti, il giovane camerunese sostava nella piazza centrale pregando su un tappetino, sia di giorno che di notte, sotto gli sguardi preoccupati dei passanti.
Il giudice Antonio Spanu ha deciso per l’obbligo di firma al Comando della Municipale e il divieto di transitare in piazza d’Italia e nelle vie limitrofe. Ma di fronte al pm, il 22enne ha ribadito che “il suo unico giudice è Allah e tutto quello che gli succederà sarà per suo volere”.
Dopo mezz’ora, infatti, il giovane camerunese è tornato in piazza d’Italia. I poliziotto lo hanno portato via. Ora rischia i domiciliari o la detenzione nel carcere di Bancali.
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