Notizie Approfondimenti Barbara Serra ricorda Andrea Purgatori: “Giornalista raro”

Barbara Serra ricorda Andrea Purgatori: “Giornalista raro”

Sono tanti gli attestati di stima rivolti al giornalista professionista deceduto per una malattia fulminante. Tra questi anche la professionista della Bbc

(Foto credit: Ansa)

Il mondo del giornalismo piange la scomparsa del professionista Andrea Purgatori, avvenuta ieri improvvisamente lasciando tutti sgomenti.

Tra le punte di diamante del giornalismo d’inchiesta italiano, Purgatori è morto ieri all’età di 70 anni a causa di una malattia fulminante.

I messaggi di stima nei suoi confronti si sprecano. Il suo programma Atlantide, rinviato proprio ieri mercoledì 19 luglio su La 7, era seguito da un pubblico molto ampio proprio per la sua capacità di saper restare obiettivo di fronte ai fatti ma anche di dar spazio alle storie dietro le sue inchieste.

Tra i commenti che mettono in luce l’autenticità del professionista c’è anche quello della giornalista Barbara Serra, già conduttrice della BBC e Sky News e oggi volto noto di Al Jazeera English.

“Da giornalista italiana a Londra – scrive Serra sul suo profilo Facebook – voglio evidenziare l’impatto che Andrea ha avuto all’estero. A febbraio di quest’anno la serie Netflix ‘Vatican girl’ è stata nominata per un BAFTA – i British Academy of Film and Television Awards, praticamente gli Oscar britannici”.

La serie in questione tratta della scomparsa di Emanuela Orlandi di cui Purgatori ha trattato in più episodi, essendo tra i massimi conoscitori del caso.

“Andrea riusciva a trasmettere quella umanità dallo schermo anche esprimendosi in inglese, lingua che parlava perfettamente senza che questo diminuisse la sua italianità”, scrive Serra e aggiunge: “È stata la prima volta che una serie su una storia italiana fosse premiata dai BAFTA con una nomination. È un traguardo enorme non solo per la squadra che ha prodotto il programma, ma per la diversità e inclusione nella TV internazionale, così che rappresenti veramente il mondo che cerca di raccontare”.

“Andrea Purgatori è stato essenziale in questo traguardo – continua la giornalista – Un giornalista raro perché riusciva ad unire la tenacia da vero cronista della carta stampata con l’abilità di coinvolgere un pubblico televisivo, portando così le sue inchieste ad un pubblico più ampio. Sono pochi i giornalisti che riescono a farlo bene. Ancora meno quelli che riescono a farlo bene come lui”.

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