È bufera sulle parole del ministro Andrea Abodi nei confronti di Jakub Jankto, neo centrocampista del Cagliari. Il calciatore ceco qualche mese fa aveva fatto coming out, rivelando di essere gay.

Sul suo ritorno in Italia, il ministro ha dichiarato: “La società probabilmente, in generale, ancora qualche passo in avanti può farlo. Per quanto mi riguarda è prima di tutto una persona e secondo è un atleta. Se devo essere altrettanto sincero non amo, in generale, le ostentazioni, ma le scelte individuali vanno rispettate per come vengono prese e per quelle che sono”.

Sul caso sono intervenuti diversi politici di centrosinistra. Per Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, “sono affermazioni molto gravi e omofobe. Anzi sarebbe opportuno che chi sta nelle istituzioni agevolasse percorsi di coming out, specie in settori come lo sport dove sono rari proprio per il clima che c’è”.

Resto inorridita per le parole usate dal Ministro Andrea Abodi che definisce ‘ostentazione’ la scelta del calciatore Jakub Jankto di dichiarare il proprio orientamento sessuale. Le affermazioni del Ministro risultano spiacevoli e inopportune” aggiunge Pina Picierno, sempre del Pd.

Per Riccardo Magi, segretario di +Europa, “Abodi chieda scusa a Jankto e a tutta la comunità LGBT+“.

Il ministro ha poi tentato di metterci una pezza, suscitando però ancora più polemiche. “Sono stato frainteso. Rispetto è un valore non equivocabile, da garantire. Poi, posso non condividere alcune espressioni del Pride?“.

Per Fabrizio Marrazzo, portavoce Partito Gay Lgbt+, Solidale, Ambientalista, Liberale, “il ministro chieda scusa a Jankto e alle persone LGBT+ e riceva il calciatore al ministero, per ringraziarlo di portare la lotta contro l’omofobia nella seria A in Italia”.

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