È stata fatta brillare la bomba d’aereo rimasta impigliata nella rete di un pescatore di Teulada. Fatto che ha imposto l’interdizione in numerose spiagge e strade della zona.
Lo fa sapere la Guardia costiera, che per un giorno ha bloccato tutte le attività turistiche lungo un ampio tratto di costa accanto al poligono.
L’ordigno si trovava a circa sette metri di profondità, a poca distanza dalle banchine dello scalo turistico: è stata trasportata fin lì nella rete di qualche pescatore, che l’ha trascinata dal largo.
Immediatamente sono scattate le procedure di allarme. Questa mattina la bomba è stata recuperata e trasferita al largo dell’Isola Rossa, dove è stata fatta brillare.
Attorno alle 13 ne ha dato notizia il sindaco Angelo Milia: “Si comunica che il blocco stradale è stato rimosso. Pertanto l’accesso alle spiagge e al porto è stato ripristinato. Ci scusiamo per il disagio”.
Non tutti però si sono accontentati delle parole del primo cittadino di Teulada. “È passato appena un mese da quando i pescatori di Teulada hanno potuto riprendere a pescare e da quando le spiagge sono state riaperte, dopo la fine delle imponenti esercitazioni militari dello scorso maggio – denuncia il comitato antimilitarista A Foras – ma questa tormentata comunità purtroppo non riesce a trovare pace. Il ritrovamento causa un significativo danno economico, oltre che di immagine, per le aziende teuladine che con difficoltà cercano di costruire una prospettiva di lavoro nei 4 mesi estivi in cui si fermano i bombardamenti”.
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