(Foto credit: Ansa)

La Corte d’appello di Cagliari ha assolto oggi “con formula piena” Massimo Cellino anche dal reato di peculato.

Era l’ultima accusa rimasta in piedi nel processo sulla costruzione dello stadio Is Arenas a Quartu Sant’Elena.  Accusa che è stata riqualificata in abuso di ufficio, confermando così la decisione del Tribunale della Sardegna del 15 maggio 2020.

Lo fa sapere all’Ansa l’avvocato Giorgio Altieri, che ha assistito Cellino anche in secondo grado.

Assolti anche l’ex sindaco di Quartu Mauro Contini, l’allora assessore ai Lavori pubblici Stefano Lilliu e il tecnico comunale Raffaele Perra.

Il ricorso presentato dall’ingegnere del comune di Quartu, Andrea Masala, è stato dichiarato inammissibile per cui diventa efficace, salvo una ulteriore impugnazione in Cassazione, la condanna a due anni per falso inflitta in primo grado.

La Corte d’appello di Cagliari ha dichiarato poi prescritte le violazioni urbanistiche per le quali Cellino era stato condannato a 2 anni.

“Siamo sempre stati convinti – dice all’Ansa l’avvocato Altieri – che i gravi fatti contestati al nostro cliente erano del tutto insussistenti. La sentenza di oggi speriamo ne sia la definitiva conferma. Già la sentenza di primo grado e le stesse conclusioni assolutorie dei Pm sul presunto falso avevano rivelato l’insussistenza dei presupposti per cui Cellino ebbe a subire gli arresti”.

“Oggi – aggiunge ancora il legale di Cellino – la sentenza di appello riconferma la sua innocenza, già peraltro dichiarata in primo grado, anche per i presunti illeciti rispetto alla realizzazione di una strada, di una cabina elettrica e della recinzione dello Stadio, tutte opere già inserite nell’originario progetto del Pia sull’area del vecchio stadio comunale di Is Arenas e zone limitrofe”.

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