Prosegue la battaglia dell’associazione ecologista Gruppo d’intervento giuridico contro i mulini a vento: ovvero contro la realizzazione di una centrale offshore nel mare prospiciente Chia (Domus de Maria) e Santa Margherita (Pula). Si tratta della ventesima istanza per centrale eolica offshore e del ventesimo atto di opposizione della associazione presieduta da Stefano Deliperi.
“Si tratta di 47 aerogeneratori di potenza nominale di 15MW ciascuno per una potenza nominale complessiva totale installata pari a 705 MW ad una distanza minima di circa 17 chilometri al largo della costa, quindi assolutamente visibile dal litorale, con cavidotti e servizi vari, stazione a terra a Sarroch, progettata dalla società milanese Regolo Rinnovabili s.r.l.- si legge nel sito del Grig – Come in tutti gli altri casi analoghi, in assenza di alcuna pianificazione preventiva, di alcuna considerazione della necessità dell’energia producibile, di alcuna verifica dell’utilizzabilità dell’energia producibile, di alcuna valutazione dell’impatto ambientale. La società energetica milanese Regolo Rinnovabili s.r.l., controllata dalla multinazionale tedesca BayWar.e. AG, è ben presente con tre istanze (nel mare del Sulcis, davanti a Chia e S. Margherita, nel mare della Sardegna nord-ovest)”.
Con quest’ultima nei mari della Sardegna meridionale sono ben 20 le istanze di concessione demaniale marittima per la realizzazione di altrettante centrali eoliche offshore flottanti, “1.031 torri in progetto, per una potenza complessiva pari a 17.048 MW, dei quali 13.890 MW collegati al sistema elettrico isolano e altri 3.158 MW collegati al sistema elettrico peninsulare”.
“Lasciare che siano gli interessi privati speculativi a decidere la politica energetica e della gestione del territorio è una vera e propria follia, ma è quello che sta accadendo, anche con il sostegno di parte del mondo ambientalista – evidenzia il Grig – Cosa ben diversa sarebbe se fosse lo Stato a pianificare in base ai reali fabbisogni energetici le aree a mare e a terra dove installare gli impianti eolici e fotovoltaici e, dopo coinvolgimento di Regioni ed Enti locali e svolgimento delle procedure di valutazione ambientale strategica, mettesse a bando di gara i siti al migliore offerente per realizzazione, gestione e rimozione al termine del ciclo vitale degli impianti di produzione energetica”.
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