Con la morte di Silvio Berlusconi si apre lo spinoso capitolo dell’eredità del valore di circa 6,9 miliardi di euro. 

Tra gli uomini più ricchi al mondo, l’ormai ex leader di Forza Italia si piazzava al 352esimo posto nella classifica stilata da Forbes. Sul tetto del suo impero la holding di famiglia Fininvest, che incassa i dividendi delle aziende operative (Mediaset, Mediolanum, Mondadori, tra le altre), li gestisce, li investe per poi distribuire gli utili ai componenti familiari.

L’eredità di Berlusconi: il nodo Fininvest

È proprio sul nodo Fininvest che si giocherà la “partita” tra i suoi eredi: Marina e Piersilvio, avuti dalla prima moglie Elvira Lucia Dall’Oglio, e Barbara, Eleonora e Luigi avuti invece da Miriam Bartolini, nota agli italiani col nome d’arte che aveva adottato da attrice, Veronica Lario.

Il Cavaliere non ha lasciato nulla al caso. Secondo quanto riporta Il Corriere, avrebbe convocato i suoi cinque figli in ospedale, durante il primo ricovero del mese scorso, per pianificare insieme ai suoi legali ogni minimo dettaglio della successione.

Dei 6,9 miliardi complessivi, a detta degli esperti di finanza, ben quattro riguardano le proprietà e i conti in banca. Dal testamento, non ancora reso ufficiale – si vedrà se il Cavaliere, titolare del 61,2% di Fininvest, ha dato precise indicazioni sulla sua quota disponibile di patrimonio. Si tratterebbe di un terzo dei suoi beni.

Tra le altre incognite, il lascito azionario a Marta Fascina, l’ultima compagna 33enne di Berlusconi, con la quale avrebbe stipulato un “matrimonio simbolico”.

Da molti anni ormai la presidente è la primogenita Marina Berlusconi e il consiglio di amministrazione è un mix di famiglia e manager, tra cui i fedelissimi Adriano Galliani e Salvatore Sciascia. Marina e Pier Silvio hanno il 7,65% a testa attraverso le loro holding personali mentre Barbara, Luigi ed Eleonora hanno raccolto le loro quote (21,4%) in una società comune.

L’eredità di Berlusconi: i beni di lusso e l’amata Villa Certosa

A dispetto di quanto si è visto per altri ultramiliardari, Berlusconi non era un amante delle auto sportive – preferiva le Audi e le Land Rover – né tantomeno di orologi di lusso – amava indossare quello del padre.

Le grandi passioni dell’imprenditore e politico milanese erano i quadri d’autore e gli immobili, così come dimostrato fin da giovane con la realizzazione di Milano 2.

A conti fatti, Berlusconi aveva a sua disposizione una ventina di ville in cui amava trascorrere il tempo con amici, colleghi, familiari e amanti. Tra queste c’è anche l’amatissima Villa Certosa, a Porto Rotondo, che oggi vale 259 milioni di euro.

Acquistata negli anni settanta dall’imprenditore Flavio Carboni, Berlusconi deteneva la villa di lusso in comodato d’uso, ma tecnicamente è di proprietà della società immobiliare Idra spa – di cui però era proprietario lui stesso.

Si tratta di una residenza da 120 stanze su 4.500 metri quadri immersi in un parco di 120 ettari, che dopo l’acquisto è stata completamente restaurata dall’architetto Gianni Gamondi.

A Villa Certosa sono passati 25 capi di Stato, tra i quali George W. Bush, Tony Blair e Vladimir Putin, ma non solo. Tanti i nomi dello spettacolo: dal suo amico di sempre, Flavio Briatore, alla conduttrice tv Mara Venier fino alla modella Naomi Campbell.

Nel progetto di Berlusconi, come raccontato più volte dagli stessi ospiti, vi era un ulteriore ampliamento della sua “seconda casa” con l’acquisto nel 2017 di due ville attigue per una spesa complessiva di circa sei milioni di euro.

Non è ancora dato sapere come verrà spartita la villa in Sardegna, al centro del grosso scandalo sulle foto “rubate” nel maggio 2008 dal professionista Antonello Zappadu in cui si mostravano festini con giovani donne in bikini e in topless. Erano gli anni del caso Noemi Letizia e della lettera dell’ex moglie Veronica Lario, con cui denunciava la presenza di “figure di vergini che si offrono al drago per rincorrere il successo, la notorietà e la crescita economica”.

Da parte sua, Berlusconi ha sempre negato tutto, giurando sulla testa dei suoi figli di non aver mai avuto relazioni “piccanti” con minorenni. 

Negli anni, però, l’amata Villa Certosa ha ispirato tantissimi racconti cinematografici che hanno voluto ripercorrere la storia della residenza estiva del Cavaliere più battuta da vip e personaggi politici di rilievo.

Tra tutte, il film “Loro” di Paolo Sorrentino – girato in Toscana in una location che riprende lo stile tipico della villa berlusconiana in Costa Smeralda, tra giardini immensi e mausolei – ma anche l’acclamatissima serie tv “1994” con Stefano Accorsi, in cui nella quinta puntata si racconta dell’incontro che l’ex premier ebbe nella sua dimora estiva con l’allora leader leghista, Umberto Bossi, per salvare il governo a guida centrodestra.

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