Floriana Floris era il nome della donna di 49 anni uccisa dal compagno che ha poi tentato di suicidarsi.
Il brutale omicidio è avvenuto ad Incisa Scapaccino, in provincia di Asti. La vittima era nata e cresciuta a Milano, ma da qualche anno si era trasferita in Piemonte.
Il suo assassino, Paolo Riccone, 50 anni, lavorava a Roma come ignegnere e consulente di enti pubblici – in tempi passati era stato consulente anche per il Ministero del Lavoro – e tornava nel paese di tanto in tanto.
Dopo aver compiuto il delitto, uccidendo la donna a coltellate, l’uomo avrebbe vegliato sul cadavere per giorni. Dopodiché avrebbe tentato di uccidersi a sua volta, tagliandosi le vene. Ma il 50enne ferito è stato ricoverato e ora si trova piantonato in ospedale in stato di arresto.
“Non sono stato io. L’ho trovata morta rincasando”, avrebbe detto l’uomo ai carabinieri che lo hanno trovato in stato confusionale, coricato a letto, con gli abiti sporchi di sangue. La porta d’ingresso, inoltre, era chiusa da dentro.
I due convivevano da anni. Riccone era rimasto vedovo da tempo: la moglie, assistente del PD romano, era deceduta circa dieci anni fa.
È stata la figlia della vittima a lanciare l’allarme, dato che non sentiva la madre da tre giorni. Dopo essere stati contattati dalla giovane, i carabineri sono giunti subito sul posto e hanno scoperto quanto successo.
La donna è stata trovata senza vita al piano terra: numerose le coltellate inferte, anche alle spalle. L’uomo si trovava invece al piano di sopra della stessa abitazione, con tagli, non profondi, ai polsi.
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