Una proposta di legge per abbassare le soglie di sbarramento previste dalla legge elettorale che passerebbero dal 5% al 3% per i singoli partiti e, per quanto riguarda le coalizioni, dal 10% attuale al 5%. La chiedono con forza il partito Progres, il movimento Irs e l’organizzazione Torra che hanno fatto appello ai consiglieri regionali sardi perché presentino la proposta di legge. “L’obiettivo è garantire una maggiore rappresentatività della società sarda – spiega Adriano Sollai, segretario nazionale di Progres durante l’illustrazione della proposta in Consiglio regionale -delle sue caratteristiche particolari, che non possono essere ricondotte all’interno del bipolarismo italiano di centrodestra e di centrosinistra”.
“L’attuale legge elettorale votata nel 2013 è vergognosa – sottolinea Lucia Chessa, segretaria nazionale Rossomori – il voto dei sardi viene distorto e maneggiato tramite quote di sbarramento e premi di maggioranza”.
Appello raccolto al momento da alcuni consiglieri di Pd e Progressisti, consapevoli che nonostante lo Statuto preveda la possibilità di presentazione di leggi di iniziativa popolare, non è mai stato fissato il numero di firme necessarie e questo diritto popolare non è garantito. “Ci sono sbarramenti troppo alti che hanno provocato la dispersione del 16% dei votanti” – evidenzia Gianfranco Ganau capogruppo del Pd. “La proposta non è stata ancora depositata fisicamente negli uffici perché si sta cercando la più ampia condivisione – evidenzia Agus – anche perché siamo arrivati a fine legislatura. La possibilità di garantire il diritto di tribuna a chi decide di non coalizzarsi, deve essere garantito”.
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