Era finito nel banco degli imputati con l’accusa di aver adescato un ragazzino sardo attraverso un sito di incontri. Ma il 33enne originario dell’Est Europa residente a Pesaro aveva sempre sostenuto di essere convinto di chattare con un adulto e non con un minorenne. Per questo allaa fine è stato assolto con formula piena dal Tribunale di Cagliari perché “il fatto non sussiste”.
La vicenda risale al 2019. Secondo l’accusa l’uomo avrebbe inviato immagini di donne nude al suo interlocutore, spingendolo a mandargli foto delle sue parti intime.
Scoperto tutto, il padre del 13 enne sardo aveva sporto denuncia. La successiva perquisizione dell’abitazione del 33 enne aveva portato al sequestro delle apparecchiature informatiche dell’uomo, poi accusato di detenzione di materiale pedopornografico, adescamento di minorenni e violenza sessuale. Reati per i quali la Procura aveva chiesto due anni di carcere.
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