È nel Golfo dell’Asinara che si è completato il più esteso trapianto di posidonia mai realizzato in tutto il Mediterraneo.
In dieci mesi son state distribuite oltre 140mila talee su una superficie di 7mila metri quadri nell’area di cantiere dell’opera. Le piante acquatiche sono state espiantate e reimpiantate in una zona più idonea della costa, compiendo un record biologico.
Dietro questo intervento c’è l’Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna, con il supporto di ricerca del dipartimento di Architettura, design e urbanistica dell’Università di Sassari, la partecipazione delle aziende Sealives e I 7 mari, la supervisione della Capitaneria di porto e il monitoraggio delle agenzie regionali Ispra e Arpa Sardegna.
Il trapianto è stato realizzato per salvare la prateria di posidonia del golfo, in vista dei prossimi lavori per la costruzione dell’antemurale dello scalo di Porto Torres. L’intervento, dunque, si è reso necessario per ottenere le autorizzazioni del ministero dell’Ambiente per poter portare a termine l’opera.
Nei prossimi giorni la società Sales, che si è aggiudicata i lavori di realizzazione dell’antemurale, si occuperà di posizionare 21 dissuasori antistrascico, sei a protezione dell’area di piantumazione e 15 del parco. Il ripopolamento ittico sarà quindi completato con l’installazione di 75 moduli in cemento stampati in 3D, che riprodurranno l’habitat naturale delle specie presenti nel parco.
L’intera area verrà sottoposta a monitoraggio per i prossimi cinque anni.
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