Al summit del G7, a Hiroshima, si è parlato anche di Sardegna come possibile terreno di addestramento dei piloti dell’aviazione militare ucraina.
Al momento non c’è niente di ufficiale e l’Italia non ha ancora dato l’ok sulla propria disponibilità anche perché nell’Isola non sono presenti i caccia F-16, mezzi aerei che i Paesi alleati di Zelensky intendono utilizzare.
A proporre il progetto è stato il presidente degli Usa, Joe Biden, che ha parlato di “uno sforzo congiunto con alleati e partner per addestrare i piloti ucraini su velivoli di quarta generazione, compresi gli F-16”. La formazione, però, non dovrebbe svolgersi negli Stati Uniti ma in Europa.
La premier Giorgia Meloni ha replicato: “Noi non disponiamo di F-16 per cui difficilmente possiamo partecipare al progetto: si parla di un eventuale addestramento di piloti ucraini, una decisione che non abbiamo ancora preso e che valutiamo con gli alleati”.
Il generale ed ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica, Leonardo Tricarico, ha affermato in un’intervista al Corriere della Sera: “Giorgia Meloni ha chiarito che nessuna decisione è ancora presa, ma ci sarà una “valutazione con gli alleati”. C’è però un dato: non abbiamo più questi velivoli, riconsegnati agli Usa nel maggio 2012 per scadenza del leasing dopo essere rimasti in servizio dal giugno 2003. Il nostro Paese potrebbe comunque fornire personale di volo e di assistenza tecnica a terra in una delle basi delle nazioni Nato che ancora li utilizzano: Olanda, Danimarca, Portogallo, Polonia e Turchia. L’addestramento potrebbe essere organizzato lì, con la collaborazione di istruttori italiani”.
Un’alternativa, però, continua Tricarico, potrebbe essere nei centri di eccellenza italiani, Lecce e Cagliari, ma su Aermacchi Mb339 e M346 Master.
Soltanto l’11 maggio scorso, inoltre, è stata inaugurato a Decimomannu la scuola di volo “International Flight Training School” che dispone di 22 velivoli M 346 Advanced Jet Trainers, 40 istruttori, 2 simulatori Full mission.
“L’Italia – ha aggiunto Tricarico nell’intervista – può fare la sua parte più e meglio di altri, nella coalizione nata per aiutare gli ucraini ad acquisire gli F-16. In particolare Meloni, dando la disponibilità italiana alla formazione dei piloti interpreta correttamente una delle qualità in cui eccelle il nostro Paese: l’addestramento”.
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