Ogni giorno centinaia di automobilisti cagliaritani posteggiano il loro veicolo nelle strade vicinali attigue all’aeroporto di Elmas, in febbrile attesa che atterri l’aereo che trasporta i loro parenti o i loro amici. Poi, quando il congiunto esce dall’edificio, gli stessi si decidono ad oltrepassare coraggiosamente la sbarra del parcheggio e si precipitano come fulmini a prendere il viaggiatore, con l’occhio rivolto all’orologio. Attenti a non superare i dieci minuti di sosta gratuita permessi dalla Sogaer, la società che gestisce lo scalo.
I parcheggi selvaggi all’aeroporto di Elmas sono ormai diventati una regola. Ma la questione – sollevata oggi dall’assessore regionale dei Trasporti Antonio Moro in una lettera ai vertici della Sogaer– non rivela soltanto una carenza strutturale dell’aeroporto cagliaritano, in cui evidentemente servirebbero un maggior numero di parcheggi (soprattutto per chi deve lasciare la macchina in aeroporto prima di prendere l’aereo), ma anche una evidente questione economica, legata ai prezzi per un parcheggio. E cela, in taluni casi, una sorta di ritrosia dell’automobilista cagliaritano a pagare la sosta della macchina. Forse per una pura questione di principio.
Chi si ferma ad aspettare i propri cari nelle strade vicine all’aeroporto cagliaritano non lo fa infatti perché non ci sono i parcheggi, ma per evitare di spendere per posteggiare nell’area riservata alle soste brevi (quasi sempre vuota).
La carenza di parcheggi ad Elmas riguarda invece soprattutto chi viaggia e vorrebbe lasciare l’auto all’aeroporto a prezzi umani. I parcheggi low cost e super low cost, che permettono la sosta alla accessibile spesa di 6 o 5 euro al giorno, sono infatti sempre pieni, così come è sempre zeppo il multipiano (che costringe l’automobilista viaggiatore ad esborsi più gravosi).
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