Aveva già detto, in un modo o nell’altro, di essere in cura per una “malattia” di cui non aveva voluto rivelare i dettagli. Oggi, invece, Michela Murgia rivela in un’intervista al Corriere della Sera firmata da Aldo Cazzullo di avere un carcinoma renale al quarto stadio.
Il giornalista parte dal suo ultimo romanzo, “Tre ciotole”, dove la scrittrice e attivista sarda parte proprio da questo male incurabile. Ma non vuol sentir parlare di “lotta” contro il male.
“Non mi riconosco nel registro bellico – dice Murgia al giornalista -. Mi sto curando con un’immunoterapia a base di biofarmaci. Non attacca la malattia; stimola la risposta del sistema immunitario. L’obiettivo non è sradicare il male, è tardi, ma guadagnare tempo. Mesi, forse molti”.
“Il cancro è una malattia molto gentile – precisa l’autrice sarda -. Può crescere per anni senza farsene accorgere. In particolare sul rene, un organo che ha tanto spazio attorno”.
Su un’eventuale operazione sostiene: “Non avrebbe senso. Le metastasi sono già ai polmoni, alle ossa, al cervello”.
Quasi un anno fa, al compimento dei suoi 50 anni, Murgia aveva lasciato un messaggio molto sentito ai suoi follower. “Lasciar andare ciò che non è vitale – scriveva la scrittrice sarda nel giugno 2022 in un post sulla sua pagina Instagram -: questa è una delle cose più importanti che ho capito in questi mesi di cura della malattia e di santa igiene di vita e relazione. Così per il mio cinquantesimo compleanno ho aperto l’armadio, che esplodeva di cose accumulate negli anni, e ho scelto cinquanta capi che lungo la vita hanno vestito la persona che sono stata, ma che adesso non sono più”.
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