Diverse polemiche sono scattate nel pomeriggio a Nora. Mentre il ministero della Cultura aveva previsto una giornata di visite gratuite, i visitatori dell’area archeologica hanno dovuto pagare.
A spiegare il motivo ci ha pensato la direttrice Clara Pili. Ai nostri microfoni ha spiegato: “C’è stato un fraintendimento. Sul sito dei Beni Culturali, Nora è stata inserita tra quelle previste nella direttiva. Ma in realtà, da tempo, l’area è sotto la gestione della Regione”.
Dunque il botteghino era regolarmente aperto. “Eravamo consci che ci sarebbero stati dei problemi, visto che eravamo sul sito del ministero. Ma noi seguiamo una direttiva diversa. Abbiamo provato a spiegare il fraintendimento a chi si è lamentato, ma non era colpa nostra”.
La direttrice si dice rammaricata per quanto accaduto. “Ci dispiace per l’inconveniente, anche perché le vittime di questo disguido siamo tutti. Noi e i visitatori che si sono arrabbiati. Spero che questo chiarimento aiuti a capire come stanno le cose”.
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