Un ebook in lingua sarda per illustrare in modo agevole ai ragazzi cosa sia “Sa Die de sa Sardigna” e quale significato possa avere ancora oggi per le giovani generazioni.
È questo il primo risultato di un laboratorio linguistico e storico coordinato dall’Istituto di studi e ricerche Camillo Bellieni di Sassari, dal titolo “L’esperto a scuola”, che ha coinvolto quattordici studenti della II A della scuola secondaria di primo grado del plesso di Pozzomaggiore (Istituto comprensivo Pinna Parpaglia), in cui convergono studenti e studentesse di Mara, Padria e Cossoine.
Il progetto, accolto con entusiasmo dal dirigente Francesco Livesu, che ha mostrato particolare interesse all’introduzione del sardo nel PTOF, è stato realizzato all’interno delle attività di Sportello linguistico con la preziosa collaborazione di Lucia Sechi, operatrice culturale dell’Is.Be, al fianco della docente curricolare di Lettere Carla Minzoni.
Insieme hanno guidato i ragazzi nell’analisi del periodo storico di riferimento e parallelamente hanno spinto i giovani studiosi ad approfondire le basi linguistiche del sardo, coordinando tutta una serie di attività finalizzate alla conoscenza delle norme ortografiche corrette e dei fondamentali elementi di grammatica. Il volume è fruibile in formato elettronico sul sito della scuola, ed è stato illustrato, realizzato e animato interamente dagli studenti, i quali hanno partecipato con entusiasmo e impegno.
“Abbiamo pensato al laboratorio nella scuola perché crediamo che i bambini siano un importante veicolo della nostra lingua, poiché curiosi e disposti all’apprendimento e allo stesso tempo entusiasti di poter approfondire anche in famiglia quanto hanno appreso – ha affermato Maria Doloretta Lai, presidente dell’Istituto Bellieni -. Siamo molto soddisfatti per quanto portato avanti in questi anni da Lucia Sechi che in questo territorio è diventata un riferimento dal punto di vista culturale per le amministrazioni e la scuola, vista la bontà delle iniziative proposte, la qualità dei risultati ottenuti e l’attualità dei materiali prodotti”.
Ora, attraverso le ore di attività messe a disposizione dello Sportello linguistico sovracomunale di Pozzomaggiore (progetto Limba bia anno 2022), i ragazzi proseguiranno il percorso che porterà alla presentazione di una rappresentazione teatrale nella prima settimana di giugno. La narrazione sarà imbastita del padriese Mario Ulargiu, da anni molto attivo nella stesura di copioni teatrali.
Anche questo secondo step sarà finalizzato all’approfondimento dei moti antifeudali e, oltre a infondere consapevolezza storica nei partecipanti in un territorio che fu particolarmente interessato dalla rivoluzione sarda di fine Settecento, sta permettendo loro di rafforzare le capacità espressive e linguistiche del sardo.
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