“La Sardegna occupa le ultime posizioni, anche in termini di liste di attesa, per la maggior parte delle prestazioni sanitarie negli Ospedali della Regione, sia per quanto riguarda le prime visite che gli esami strumentali diagnostici e non solo, richiesti dalla Popolazione Sarda. Senza parlare poi delle liste di attesa infinite, per affrontare quegli interventi chirurgici che difficilmente eseguibili in altre realtà sarde”.
La denuncia arriva dalla Uil Fpl che a proposito dell’ARNAS-Brotzu sta elaborando una attenta disamina sulle criticità segnalataci dai lavoratori e dai pazienti, cui “di fatto” viene spesso drasticamente limitato il pieno diritto stesso alla salute.
Tra le prestazioni in sofferenza svettano, per liste d’attesa, quelle Radiologiche.
Infatti, giusto alcuni esempi significativi:
- per eseguire una TAC si va già al 2024;
- per una Risonanza Magnetica, i tempi di attesa sono almeno di 10 mesi;
- per una mammografia si attende almeno 60 giorni, e pure col codice di urgenza, tutte le altre non vengono nemmeno prese in considerazione.
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