Sono quattordici i talenti sardi partiti nella Silicon Valley e tornati a casa per presentare le loro startup nel tempio dell’innovazione tecnologica e digitale.
Dopo la full immersion di un mese con il progetto Talent Up, gli ideatori-imprenditori ora sognano di concretizzare le loro proposte nell’Isola.
Il progetto è gestito dalla Fondazione Giacomo Brodolini e dall’Aspal nell’ambito del programma Entrepreneurship and Back finanziato dal Fondo sociale europeo. I partecipanti hanno mixato teoria e pratica seguendo il Global Entrepreneurship Programme al Babson College di Boston.
Turismo e agritech: le idee dei giovani talenti sardi
L’agritech è uno degli ambiti più gettonati per la Sardegna. A partire dal progetto di Davide Ardu, che mira alla produzione di cibo di qualità, coltivato in autonomia da chi consuma, a quello di Fabiano Asunis, che vuole sostenere le grandi compagnie agroindustriali nel riutilizzo degli scarti di produzione, convertendoli in fertilizzanti biologici. C’è poi il duo composto da Riccardo Campesi e Antonio Tenuto: il loro progetto è un mix tra agricoltura rispettosa dell’ambiente e l’esigenza di socialità, anche con l’utilizzo della “gamification”, elementi mutuati dai giochi per indurre a comportamenti attivi da parte dell’utenza.
Sul cibo del futuro si è cimentata Irene Ciabattini Bolla, che si rivolge al mercato del novel food proponendo un integratore alimentare per il benessere femminile, a base dei classici prodotti dell’alveare più la covata di fuchi.
Nel settore tursimo invece si muove Sara Fadda, che promuove una piattaforma per creare il proprio itinerario di viaggio culturale con premio. Le giovani Camilla Mameli e Caterina Paddeu, invece, hanno lavorato sul binomio viaggi e benessere tra Forest Therapy e percorsi personalizzati in contesti rurali e sostenibili.
Stare bene con il proprio corpo è anche la mission di Silvia Cadelano, che vuole dare nuova vita ai capi d’abbigliamento usati, invenduti e ai prodotti tessili inutilizzati grazie all’upcycling, ossia il riutilizzo creativo. Marco Dettori propone il co-living per i viaggi di breve periodo, mentre Daniele Gavelli ha progettato delle biciclette elettriche ricaricabili con energia solare, con batteria dal design funzionale così da duplicare le miglia percorribili al giorno.
Per quanto riguarda le nuove tecnologie, sono tre i progetti pensati da giovani imprenditori sardi. David Andrea Collu propone l’uso della stampa di metalli 3D nel campo della meccanica per ottenere pezzi fatti su misura e ad alta resistenza per macchine e motori, ad un costo e con tempi inferiori rispetto a quelli attuali.
Lorenzo Finotto spinge designer e creativi a lavorare insieme all’interno di una community che ottimizza sforzi, investimenti e risultati. Gaia Maria Sitzia si rivolge al mercato dei freelance, con una piattaforma che suggerisce l’incontro perfetto per sviluppare un prodotto o un servizio. Infine, Eleonora Todde ha ideato una piattaforma per amanti del “Do It by Yourself”: attraverso l’upload di foto e video di spazi casalinghi modificati in base alle proprie esigenze e esperienze di vita, si scambiano consigli per spazi gradevoli, funzionali ed economici.
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