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“Rerum causas cognoscere. Se non intervengo in determinate situazioni ci sono buoni motivi”. Così il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara in un tweet sul caso della maestra di San Vero Milis sospesa dal servizio dopo la recita di alcune preghiere in classe.

La frase in latino è una citazione delle Georgiche di Virgilio e significa “conoscere le cause delle cose”.

Diretto invece l’intervento del sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, che nella giornata di ieri ha incontrato la docente Marisa Francescangeli a Orosei: Essere cristiani non può essere una colpa, non può portare a una sanzione, caro Feliziani”, ha detto rivolgendosi astrattamente al direttore dell’Ufficio scolastico regionale. “Lei deve essere sanzionato – ha aggiunto il noto critico d’arte -, lei deve smettere di abusare del suo potere”. 

Da parte sua, il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale (Usr) della Sardegna, Francesco Feliziani, ha detto senza remore: “Quello della sospensione è stato un atto dovuto. Il dirigente scolastico aveva trasmesso le presunte violazioni all’Ufficio scolastico provinciale, che è stato costretto a portare avanti l’azione disciplinare. L’Ufficio provvedimenti disciplinari, dopo una attenta verifica, ha attestato le violazioni e dato via libera alla sospensione adeguata”.

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