Approda in Parlamento il caso della maestra di San Vero Milis sospesa per aver fatto recitare qualche preghiera e poi realizzare un rosario fatto con le perline ai suoi alunni.

«Considero assurda e aberrante la decisione, assunta dal dirigente e dall’Ufficio scolastico regionale, di infliggere una punizione ad una maestra per il sol fatto di aver recitato una preghiera in classe con i propri alunni», scrive in una interrogazione urgente al ministro della Pubblica istruzione il deputato di Fratelli d’Italia Francesco Mura. «Quale imperdonabile disvalore, o peggio, quale insanabile trauma può subire un bambino dal recitare una preghiera, quale che sia la religione di riferimento? Il messaggio, che vien fuori da tale insensata azione di censura, oltre che essere profondamente sbagliato nei presupposti, è molto pericoloso per le conseguenze che ne potrebbero derivare».

Secondo Mura «se il timore è quello che la parola di Dio possa condizionare negativamente la crescita e lo sviluppo dei nostri bambini, ciò potrebbe valere anche per lo studio del pensiero di personaggi come Gramsci o D’Annunzio o di chiunque altro abbia contribuito alla crescita intellettuale della civiltà occidentale e quindi della nostra Nazione. L’Italia è un Paese laico la cui storia democratica non può prescindere dalle sue radici cattoliche».

Rincara la dose il deputato di Forza Italia, Ugo Cappellacci: «La sospensione della maestra per una preghiera è un caso grave di integralismo laico», dichiara, annunciando a sua volta un’interrogazione. «Si moltiplicano gli episodi», osserva Cappellacci, «che danno la sensazione di una scuola vista quasi come una succursale delle sezioni di partito, luogo dominato dall’ideologia. Per coerenza invitiamo gli autori di questo singolare provvedimento a rinunciare alle vacanze di Pasqua».

L’episodio risale al 22 dicembre scorso, il giorno prima delle vacanze di Natale. Marisa Francescangeli, classe 1965, maestra nella scuola primaria di San Vero Milis aveva chiesto ai suoi alunni di recitare due preghiere e realizzare un rosario fatto di perline.

Per questo la docente è stata sospesa per venti giorni con una riduzione dello stipendio dopo che due mamme si erano lamentate dell’accaduto con il dirigente scolastico Alessandro Cortese. La maestra potrà tornare a scuola dal prossimo 16 aprile. 

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