La Corte costituzionale ha bocciato la legge sarda che consente quattro mandati consecutivi ai sindaci dei Comuni con popolazione inferiore ai 3mila abitanti, e tre a quelli dei paesi con popolazione inferiore a 5mila abitanti.
La norma approvata dal Consiglio regionale nell’aprile 2022 non rispetta la Carta fondamentale in quanto il diritto all’elettorato passivo deve essere regolamentato dalla legislazione statale (art. 51 della Costituzione).
Nelle altre regioni italiane, infatti, sottolinea in una nota la Corte Costituzionale, “i sindaci dei Comuni con popolazione inferiore a cinquemila abitanti possono svolgere tre mandati consecutivi e i sindaci degli altri comuni due”.
Precisamente, la sentenza spiega che il tetto massimo al numero dei mandati consecutivi dei sindaci “serve a garantire vari diritti e principi di rango costituzionale: la par condicio effettiva tra i candidati, la libertà di voto dei singoli elettori e la genuinità complessiva della competizione elettorale, il fisiologico ricambio della classe politica e, in definitiva, la stessa democraticità degli enti locali”.
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