La Procura di Oristano ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta sull’enorme incendio divampato tra il 24 e il 25 luglio del 2021 nel Montiferru, nell’Oristanese.
Il rogo devastò 13mila ettari di territorio, distruggendo aziende agricole a abitazioni.
L’unica persona che si è costituita parte offesa, l‘avvocato Raffaele Cocco – che vide le fiamme avvicinarsi fino a casa sua – ha annunciato che si opporrà alla richiesta della pm Sara Ghiani. Ora la decisione passa al Gip, che potrebbe accogliere la richiesta oppure ordinare nuove indagini.
Da parte sua, la Procura dichiara che non ci sono responsabili per il vasto incendio, che tradotto significa che non ci furono falle nella macchina dei soccorsi e nelle procedure di intervento per limitare i danni.
Ad innescarlo, secondo i giudici, fu il rogo di un’auto che si trovava sulla strada provinciale tra Bonarcado e Santo Lussurgiu. Le alte temperature e il forte vento hanno favorito il diffondersi delle fiamme che raggiunsero i centri abitati di Santu Lussurgiu, Cuglieri e Scano Montiferro.
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