Il 4 aprile di ogni anno ricorre la Giornata Nazionale delle persone con lesione midollare istituita nel 2008.
Anche l’Unità Spinale dell’Ospedale Marino della ASL di Cagliari, diretta dalla dott.ssa Roberta Coroforo, organizza in reparto e nello spazio esterno del presidio ospedaliero, dalle ore 10 alle ore 17, una giornata per focalizzare l’attenzione sulla realtà di cura, riabilitazione e reinserimento sociale delle persone con lesione midollare.
La giornata sarà dedicata anche alle discipline sportive praticabili (vela, rugby,ecc) con la partecipazione del Comitato Paraolimpico italiano (CIP), e altre Associazioni impegnate nella tematica.

I numeri delle lesioni al midollo spinale

La lesione al midollo spinale comporta una grave disabilità. Soprattutto l’immediatezza con cui insorge produce sia un impatto psicologico e relazionale per le persone coinvolte che economico e sociale per i servizi di cura e di riabilitazione.

Le lesioni midollari rappresentano una delle cause più frequenti di morte o di disabilità grave e permanente in soggetti di giovane età.

Possono essere di origine traumatica (incidenti stradali, cadute accidentali, infortuni sul lavoro, incidenti sportivi) oppure di origine non traumatica (di natura infiammatoria/infettiva, neoplastica, vascolare e degenerativa).

Si riscontrano piu frequente nel sesso maschile con un rapporto M/F di 4:1 nel caso di lesioni traumatiche e di 1,6/1 nelle non traumatiche.

Secondo fonti del Ministero della Salute, l’incidenza della lesione midollare in Italia è di 20-25 nuovi casi all’anno per milione di abitanti, il che significa che ogni giorno in Italia 2-3 persone diventano para o tetraplegiche.

L’Unità spinale dell’ospedale Marino a Cagliari

In Sardegna l’Unità Spinale di Cagliari è aperta dal 2002 e in questo ventennio sono stati ricoverati 1108 pazienti provenienti da tutta la regione.

Nel 2022 sono state ricoverate 54 persone di cui 32 con lesione midollare acuta (nuovi casi) e 22 per complicanze insorte in pazienti cronici già seguiti dall’Unità Spinale.

L’obiettivo della riabilitazione è quello di costruire un legame con la persona e con la sua famiglia in cui tutta l’equipe, il paziente e la famiglia collaborino al raggiungimento degli obiettivi terapeutici, fisici, psicologici nonché legati all’identità individuale e sociale.

Nei pazienti giovani il lavoro è orientato anche al reinserimento sociale e lavorativo pur con tutte le difficoltà.

L’inclusione sportiva spesso è uno strumento per favorire lo sviluppo di abilità motorie, dell’autostima e della fiducia in se stessi nello sperimentarsi in nuove attività.

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it