Alla fine, dopo parecchie esitazioni, è arrivata la deposizione della ragazza che avrebbe raccolto le confidenze della giovane italo-norvegese che accusa il figlio del fondatore del M5s Ciro Grillo e tre suoi amici genovesi.
Durante l’odierna udienza al tribunale di Tempio la giovane ha sostenuto inizialmente di non ricordare nulla. Poi ha rammentato che al rientro dall’Isola, a Milano, l’amica le avrebbe rivelato di aver subito le violenze. La ragazza italo-norvegese le avrebbe raccontato di essersi trovata in uno stato di incapacità e offuscamento dovuto all’ubriachezza. La giovane ha inoltre aggiunto di aver ricevuto, attraverso Snapchat, foto con lividi sul corpo dell’amica, che avrebbero provato l’uso della forza durante il rapporto avvenuto nella notte tra il 16 e il 17 luglio 2019, a Porto Cervo.
“La deposizione della teste di oggi ci dà un riscontro dell’autenticità su quanto dichiarato dalla mia assistita”, ha commentato all’ANSA Giulia Bongiorno, l’avvocata che tutela la presunta vittima della violenza sessuale di gruppo contestata a Ciro Grillo e altri suoi tre amici genovesi. L’avvocata non era presente oggi in Tribunale a Tempio ma ha voluto comunque commentare la deposizione.
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