Il consigliere regionale e membro della Commissione sanità Marco Tedde interviene sulla chiusura del reparto di Chirurgia di Alghero per carenza di medici disposta a far data dall’11 marzo.
“Piove sul bagnato. Per la seconda volta nel giro di un mese assistiamo al preavviso di sospensione dell’attività chirurgica del presidio di Alghero per l’assenza di medici. Circostanza che non consente di garantire l’attività di emergenza/urgenza e l’attività chirurgica sia in regime di urgenza che di elezione – commenta l’ex sindaco di Alghero -. E impone la chiusura del Pronto soccorso e il dirottamento dei pazienti presso altri ospedali regionali. Un inaccettabile sintomo, l’ennesimo, della crisi che attanaglia la sanità algherese che per uscire dall’emergenza ha necessità di interventi radicali e urgenti nel breve periodo, e di interventi programmatori strategici”, sottolinea Tedde.
Il membro della Commissione sanità ancora una volta sottolinea che le origini della crisi della sanità algherese e l’estrema penuria di medici arrivano da lontano. “Ma oggi è onere del direttore generale attivarsi per dirottare su chirurgia altre risorse mediche e programmare il rilancio di una sanità oggi in crisi”.
Tedde evidenzia ancora una volta che è indispensabile accendere potenti riflettori sulle carenze della sanità algherese. Partendo dal dannoso limbo in cui gravita Ortopedia, per arrivare alle chiusure di Chirurgia del Marino e del Civile passando attraverso la grave carenza di personale medico che affligge tutti i reparti e sulla odierna carenza dei requisiti dell’ospedale di Alghero per il I Livello. Per arrivare poi al preoccupante silenzio che circonda la realizzazione del nuovo ospedale.
“Una situazione delicata sulla quale l’assessore deve prestare grande attenzione in termini di analisi e di indirizzi politici urgenti, e il direttore generale deve affrontare con provvedimenti gestionali immediati”, chiude Tedde.
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