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L’autonomia differenziata sarà un “grande affare” anche per la Sardegna. Parola del ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli, che presenta la sua proposta in un’intervista a La Nuova Sardegna.

Secondo l’esponente del governo Meloni, infatti, i poteri riconosciuti dallo Statuto speciale sardo sarebbero rimasti “sulla carta” e l’Isola “è stata trattata peggio delle regioni ordinarie”.

“Io ci credo davvero”, dice convinto Calderoli, “l’ho messo anche nel nuovo disegno di legge di attuazione dell’articolo 116 della Costituzione”, che apre, appunto, a maggiori competenze delle regioni ordinarie.

Una proposta presentata nel novembre scorso, che aveva fatto discutere molti, soprattutto le regioni del Sud che verrebbero penalizzate dal nuovo progetto dell’esponente leghista. Tra i forti oppositori anche la neo segretaria del PD, Elly Schlein, che ha ribadito nella puntata di ieri sera di Che tempo che fa: “Questo Paese deve essere ricucito, non ulteriormente diviso”.

Per questo si è arrivati a una modifica. “Ho appena finito di scrivere il testo che recepisce le indicazioni emerse nel tavolo tecnico con i vari ministeri e nel vertice politico dei giorni scorsi”, dice ancora il ministro degli Affari regionali. “Penso che la prossima settimana il disegno di legge possa andare in Consiglio dei ministri per l’esame preliminare”, aggiunge.

“Per le speciali intanto bisogna far sì che le funzioni che voi già avete, ce le abbiate veramente. Col principio del coordinamento della finanza pubblica, la Corte costituzionale le ha limitate molto. Io non voglio andare allo scontro con la Corte, ma scrivere bene i princìpi, per evitare equivoci”, chiude Calderoli.

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