L’attesissima Sartiglia 2023 si svolgerà a Oristano l’ultima domenica di carnevale e Martedì grasso, il 19 e il 21 febbraio, dopo due anni di stop per la pandemia. Nel sancire la fine del carnevale si pone come occasione per evocare la primavera, stagione di rinascita e prosperità. E’ il tema della innovativa graphic novel, “Sartiglia. Leggenda di primavera” di Stefano Obino, già docente di fumetto all’Accademia d’arte di Cagliari.

“Sartiglia. Leggenda di primavera”, quarta pubblicazione di Camena edizioni, con il sostegno della Fondazione Oristano, racconta la storia di un cavaliere che dopo essersi addentrato nella foresta del Monte Arci, vicino alla fontana de Sacqua Frida, incontra un Fauno, creatura mitologica e magica, che lo investe del ruolo di semidio, il Componidori per la Sartiglia del martedì che di li a poco si svolgerà in città. Nessuno dei cavalieri saprà mai il suo nome, sia perché il majorale in stato di tranche, guidato dal fauno, gli porterà abiti, maschera e cero, sia perché tutti si troveranno di fronte un cavaliere già segretamente vestito e pronto a prendere le stelle durante la Sartiglia. «Mi è piaciuto poter rappresentare lessenza pagana” della Sartiglia come un rito propiziatorio dell’inizio di primavera e quindi poter definire quegli aspetti misteriosi e affascinanti della figura del capocorsa, su Componidori, un semidio dallaspetto androgino e imperscrutabile che con la sua condotta porta prosperità per i raccolti e per i cittadini», aggiunge Obino, che attraverso certe scelte rende palese l’universalità e l’attualità dell’opera.

Obino ha scelto di ambientare la storia negli anni Sessanta: «Volevo raccontare la Sardegna della mia infanzia», racconta, «era una festa organizzata in piccolo” e restituiva quel sapore familiare così come la ricordano i nostri padri e le nostre madri».

Il grande dinamismo delle tavole, sia nelle sequenze dei cavalli e dei cavalieri al galoppo per cogliere con la propria spada la stella appesa, sia nel rendere le composizioni delle pariglie, oltre alla capacità di restituire con pochi tratti ambientazioni realistiche e fantasy, è frutto del lavoro di Matteo Calabrò«È difficile per me esprimere cosa significhi aver partecipato a questo progetto, essendo il mio esordio nel mondo del fumetto, e per un evento importante come la Sartiglia. Ancora non mi sembra vero. Posso solo dire che è stato incredibile e appagante, specialmente vedendo il risultato finale del nostro lavoro».

«Nel 2023 ho compiuto cinquant’anni», sottolinea Obino«Da che ho memoria non ho mai perso un’edizione della Sartiglia. Il racconto è un omaggio all’amore per mia madre e alla nostra personale Sartiglia». Che il risultato abbia raggiunto un livello così alto è stato possibile grazie al supporto della Fondazione Oristano: sia nella produzione delle schede che fanno da corredo alla parte finale del fumetto, sia per la revisione della storia, così da garantire che fossero rispettati anche i minimi dettagli.

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