“Mia figlia dopo l’accaduto era una persona diversa, da quel momento ha iniziato un periodo tragico in cui era solo un corpo che camminava. Da allora non riesce più a dormire con la luce spenta”. Così la madre della presunta vittima di violenza sessuale ieri in Aula per l’udienza più importante del processo che vede imputati Ciro Grillo, Francesco Corsiglia, Edoardo Carpitta e Vittorio Lauria.

La giovane italo norvegese, Silvia, sarebbe stata aggredita brutalmente nell’estate del 2019 nella villa della famiglia Grillo a Porto Cervo, mentre si trovava in vacanza con amici.

“È stata una testimonianza autentica, mai un’incertezza, colma di sofferenza. Riteniamo che possa essere di grande rilevanza nella ricostruzione del caso”, ha spiegato l’avvocato della donna, Dario Romano, che segue la presunta vittima insieme a Giulia Bongiorno, ieri non presente in Aula.

Fu la madre ad accompagnare la ragazza nella clinica Mangiagalli di Milano per effettuare delle visite e dei controlli. E proprio ai carabinieri del capoluogo lombardo disse di aver notato dei cambiamenti profondi nella figlia.

La donna ha raccontato dettagli fino ad oggi non conosciuti ed è crollata più volte durante l’udienza. In particolare, quando ha testimoniato dell’arrivo a sorpresa dalla Norvegia, per il compleanno di Silvia, di una cara amica con cui la ragazza si era confidata dopo il presunto stupro.

Durante il controesame, alla madre è stato chiesto di chiarire il contenuto dei messaggi e delle telefonate che, nelle giornate successive alla notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019, ha scambiato con la figlia mentre la ragazza si trovava ancora in Sardegna e lei era invece a Milano.

Secondo i difensori degli imputati, il tenore di quanto scritto non sarebbe compatibile con uno stato di stress: la giovane, in un primo momento, sembrerebbe non aver fatto alcun riferimento a quanto sarebbe accaduto all’interno della villa.

Dopodiché gli stessi hanno presentato diverse fotografie, scattate e postate nei giorni successivi ai fatti contestati dalla Procura, in cui compare Silvia in bikini su un lettino in una spiaggia delle Galapagos. Per la difesa, quindi, sarebbero la prova dello stato di serenità e della ragazza. Le immagini potranno essere depositate solo dopo le audizioni dei consulenti.

In Aula è intervenuta anche la consulente tecnica della Procura, Veronica Chiodino, per spiegare come ha tradotto le chat tra Silvia e la sua amica norvegese.

La prossima udienza è fissata per il prossimo 8 marzo, quando verranno ascoltati i due migliori amici della ragazza, Adelaide Malinverno e Alex Cerato. Quest’ultimo nel luglio del 2019 si trovava in Sardegna insieme a Silvia e avrebbe trascorso la prima parte della serata del 16 luglio nella nota discoteca Billionaire di Porto Cervo per poi separarsi.

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it