Marzo del 1977, sul palco Mike Bongiorno e Maria Giovanna Elmi alla conduzione, dietro le quinte il mitico Vittorio Salvetti. Per la prima volta, il Festival di Sanremo andava in scena dal Teatro Ariston, prevista come sede temporanea visti i lavori di ristrutturazione di quella originaria, il Casinò.
Si trattava della prima edizione a colori, trasmesso in Eurovisione. L’idea di Salvetti è quella di puntare su volti nuovi, soprattutto band, che possano interessare le classifiche. Il tutto con una vera competizione: i partecipanti si sfidano tra loro per decretare il vincitore.
Sul palco salgono cinque ragazzi, sono giovani, si stanno facendo largo da qualche anno. Sono sardi, arrivano dalla Gallura. Si chiamano “Collage”, nome ripreso dal titolo di un album de Le Orme.
Sono esordienti, ma non sconosciuti. Hanno già partecipato a vari festival, e un anno prima, nel 1976, hanno ottenuto un buon successo col singolo “Due ragazzi nel sole” col quale hanno stravinto Castrocaro.
Si propongono con “Tu mi rubi l’anima”, elogio malinconico e romantico dell’amore. Superano abilmente tutte le sfide ad eliminazione diretta, ma devono arrendersi agli Homo Sapiens (e la loro “Bella da Morire”).
Quello che accade dopo, è incontrollabile. Il brano “Tu mi rubi l’anima” diventa una hit, raggiunge il primo posto e rimane nella top 10 per sei mesi di fila. Al fianco dei Collage si siedono mostri sacri come Lucio Battisti e Donna Summer.
La band sarda tornerà a Sanremo altre due volte. Nel mezzo tour in tutto il mondo e altri successi.
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