Edilizia e sicurezza, borse di studio, servizio mensa sono alcuni dei temi al centro del programma della nuova associazione studentesca Unicalaris dell’Università di Cagliari.
“Abbiamo deciso di creare questa nuova realtà – spiega il coordinatore Matteo Pisu – Visto e considerato lo stato in cui versa l’ateneo e i disagi che le nostre colleghe e colleghi stanno vivendo”.
Tra i primi punti da affrontare le borse di studio degli idonei non beneficiari, che ad oggi sono “impossibilitati di conseguenza a potersi pagare l’affitto della propria stanza tornando nei paesi di origine, compromettendo quindi il proprio percorso formativo”.
Ma non solo: “Soltanto due delle tre mense più capienti sono in servizio – spiega l’associazione – questo da più di un anno a questa parte. La conseguenza di questo disagio è una serie di file lunghissime di studenti che di norma aspettano un’ora prima che gli venga servito il pasto, cosa inaccettabile se si considera il fatto che l’ente regionale detrae dalle borse di studio svariate centinaia di euro per un servizio che, allo stato attuale, è tutto fuorché adeguato”.
Immancabile, poi, il tema sicurezza. “Viviamo in un ateneo – spiega l’associazione – che dispone di un’edilizia alquanto antiquata e pericolante: vedasi il complesso di Sa Duchessa o il palazzo delle Scienze”.
“Nasciamo per sopperire a queste mancanze, ma soprattutto per portare all’interno dell’ateneo cagliaritano una realtà che si occupi della vita universitaria a 360 gradi, non intesa come un mero esamificio, ma come un luogo di crescita formativa e umana, un luogo che garantisca a tutte e a tutti un futuro migliore, cercando quindi di creare un impatto positivo in questo territorio con spirito costruttivo, ma soprattutto con caparbietà”, conclude l’associazione.
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