I semi raccolti a partire dal 2004 e conservati all’interno della Banca del Germoplasma della Sardegna (BG-SAR) riescono a germinare e a generare nuove piante.
È il risultato del lavoro scientifico – condotto dai ricercatori su 31 diversi lotti di semi riferiti a 8 piante di interesse conservazionistico della Sardegna – che dimostra che i semi di queste piante sono al sicuro e sono custoditi con cura per le future generazioni. Tra queste spiccano il cavolo di Sardegna, la ferula di Arrigoni, il gigaro mangiamosche e la digitale rossa di Sardegna e Corsica: i semi oggetto della ricerca sono congelati e conservati alla temperatura di -25 gradi.
Lo studio coordinato dal professor Gianluigi Bacchetta, porta la firma di Marco Porceddu, Alba Cuena-Lombrana, Maria Enrica Boi, Lina Podda, Marco Sarigu, Ludovica Dessì, Francesca Meloni e Paolo Atzeri, ed è stato recentemente pubblicato sulla rivista scientifica internazionale “Flora Mediterranea”.
Marco Porceddu, curatore della Banca ospitata all’interno dell’Orto Botanico di Cagliari, rimarca che “valutare periodicamente la capacità germinativa dei semi conservati per diversi anni a temperature sotto zero è molto importante, in particolare per le specie ad alto rischio di estinzione della Sardegna, in quanto conoscere un eventuale decadimento della germinazione nel tempo ci permette di correre velocemente ai ripari effettuando nuove raccolte e ripristinando il patrimonio genetico conservato”.
Diverse di queste piante possono essere ammirate durante il periodo tardo invernale e primaverile visitando i vari settori dell’Hortus Botanicus Karalitanus dell’Università degli Studi di Cagliari.
BG-SAR attualmente custodisce oltre 3.500 lotti di semi riferibili a circa 1.500 tipologie vegetali provenienti da diversi territori del Mediterraneo, specialmente insulari. Dal 1997 la Banca si occupa prioritariamente della raccolta, studio, moltiplicazione, conservazione e gestione del germoplasma delle specie vegetali autoctone, endemiche, rare, minacciate di estinzione o di particolare interesse conservazionistico.
BG-SAR è socio fondatore delle reti RIBES e GENMEDA, partecipa al consorzio ENSCONET, ed è costantemente impegnata in progetti nazionali e internazionali legati alla conservazione della diversità vegetale del Mediterraneo. Inoltre, offre la possibilità a studenti, ricercatori e tecnici di svolgere i propri percorsi di tesi e formazione su tematiche legate alla conservazione e valorizzazione della diversità vegetale.
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