“Una tabella di marcia ambiziosa, sulla quale siamo chiamati tutti a dare un contributo di idee, di progetti e di valori anche al di là delle appartenenze partitiche perché il diritto alla salute non ha colore politico”. Così Ugo Cappellacci, presidente della Commissione Affari Sociali al termine dell’audizione del ministro Orazio Schillaci sulle linee programmatiche del Dicastero.

“Dopo la furia della pandemia – osserva Cappellacci-, che ha evidenziato i limiti del nostro sistema sanitario, si riparte dal reclutamento del personale sanitario, dal miglioramento del trattamento professionale e delle condizioni di lavoro dello stesso. In questo senso, condividiamo la necessità di superare il numero chiuso nella Facoltà di Medicina a rilanciare le Scuole di Specializzazione e a contrastare l’uso distorno delle esternalizzazioni e dei cosiddetti ‘medici in affitto’. Si andrà a definire una Sanità che veda una più stretta integrazione tra ospedale e territorio, con un incremento delle prestazioni domiciliari e con tariffe uniformi. Particolarmente rilevante sarà il lavoro del tavolo sul Pronto Soccorso e quello per rimuovere la grave ingiustizia del ‘payback’. Ma c’è già un fatto concreto, rappresentato dall’impegno a intervenire subito con un emendamento a DL in materia di proroga dei termini per dare subito seguito all’impegno a finanziare il Piano Oncologico. Su queste sfide – ha concluso Cappellacci – siamo pronti a fare la nostra parte e confidiamo anche nell’apporto costruttivo delle forze di opposizione”.

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