Pochi giorni alla prima di Claudio Ranieri sulla panchina del Cagliari. Un ritorno il suo, a poco più di 30 anni dalla mitica cavalcata dalla C alla A, rimasta nei ricordi felici dei tifosi rossoblù.
Con Nicola Riva abbiamo provato a tracciare un pensiero su questo debutto, un momento storico importante per il Cagliari.
Ranieri al Cagliari: cosa ne pensi?
Sono felicissimo dell’arrivo. Penso sia la persona giusta, come lo pensa il presidente che l’ha voluto fortemente. Ha fatto un sacrificio importante per portarlo a Cagliari. Spero sia un matrimonio perfetto. Non è stato semplice: Ranieri è un allenatore di fama mondiale. Da serie A, da primi posti di serie A. Si trattava di accettare la B, a metà campionato, in una situazione difficile. Ha accettato perché ha amore per questa maglia, per il Cagliari, per la gente. Si sta rendendo conto pienamente di tutto l’amore che c’è nei suoi confronti.
Ma è la figura giusta per rilanciare il Cagliari?
Ranieri è la persona giusta: c’è entusiasmo, ci sarà lo stadio pieno, c’è voglia. Penso anche che i mondiali hanno dimostrato che gli allenatori alla Ranieri sono ancora i migliori. L’Argentina ha vinto il campionato del mondo col cuore, tatticamente però non ha portato niente di nuovo. Ranieri è bravissimo a gestire il gruppo. E può aiutare anche i tifosi. Tutti dobbiamo andare nella stessa direzione. Sabato la Domus deve essere una bolgia.
Cosa è mancato invece a Liverani per raggiungere i risultati?
Con Liverani non c’è stata alchimia. Non è riuscito a formare quel gruppo, che in campo ti dà qualcosa di più. Ranieri in questo è bravissimo. Il calcio non è una scienza perfetta, non basta avere buoni giocatori. Se manca qualcosa nello spogliatoio, la squadra non funziona. La pecca è stata non aver trovato il giusto allenatore per creare quel tipo di unione, di coesione.
Quanto è importante il lavoro che sta facendo la società al suo interno?
Il Cagliari è una società solida. Stimo il presidente, è una persona seria che ha tanto amore per il Cagliari. Non ha ottenuto i risultati per i quali ha investito e che avrebbe meritato. Paradossalmente le aspettative dei tifosi gli si sono ritorte contro. Come delle sabbie mobili da cui non si è salvati. Ci sono tante piccole cose che non hanno funzionato. Attraverso il cambiamento si sta cercando di migliorare le cose. C’è un aria nuova e sono sicuro che si rifletterà sul campo, già da domenica.
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