“Per anni ho considerato casa le diverse cucine in cui venivo chiamato a lavorare, ho avuto l’opportunità di lavorare con molti professionisti talentuosi e ho imparato molto da ognuno di loro. Ora voglio condividere queste conoscenze e insegnarle durante i corsi di cucina che sto per avviare nel mio paese natale”. Marco Secchi, cuoco sangavinese che per anni ha avuto la fortuna di andare alla scoperta del mondo grazie alle sue capacità dietro i fornelli, è uno di quei sardi che hanno deciso di tornare a casa per condividere con i suoi conterranei le sue esperienze.

Quella dello chef sangavinese, fino ad alcuni mesi fa, sembrava una carriera avviata, una splendida avventura di vita che non prevedeva San Gavino Monreale tra le tappe future. “Ho sempre cercato lavori ed esperienze che mi portassero lontano da San Gavino – spiega -. Pensavo di andare alla scoperta del mondo, ma la verità è che ho sempre avuto la voglia di tornare a casa”.

Marco Secchi ha trascorso gli ultimi dieci anni viaggiando e lavorando in alcune delle cucine più rinomate della Sardegna, partecipando a eventi di caratura internazionale e cucinando per alcuni dei nomi più importanti del jet set internazionale. Tuttavia, nonostante il successo raggiunto nel suo lavoro,  ha cominciato a sentirsi un po’ stanco. “Guardandomi dietro mi sono reso conto di aver trascorso così tanto tempo lontano da casa da aver quasi perso il contatto con la mia famiglia e i miei amici”.

Sensazioni che hanno lo hanno convinto a tornare a San Gavino Monreale e provare a costruirsi un nome e una carriera anche nel suo paese d’origine. “Ho trovato velocemente lavoro come cuoco in un centro termale della zona e fin da subito, anche grazie ad alcuni amici che mi hanno supportato, ho iniziato a progettare e mettere in piedi una vecchia idea imprenditoriale”, spiega.

A gennaio prenderà il via il suo primo corso di cucina, un progetto che ha voluto far nascere con tutte le forze proprio a San Gavino Monreale. “L’idea è quella d’instaurare un rapporto amichevole e colloquiale con i partecipanti cosi da guidarli alla scoperta di alcune delle tecniche di cucina più comuni – dice Secchi -. Avrei potuto cogliere diverse occasioni e avviare i corsi in altri paesi, ma la voglia di voler fare qualche cosa nella cittadina dove sono nato e cresciuto è stata più forte di qualunque proposta. Tra poche settimane la prima classe del corso di cucina base si riunirà per la prima lezione e spero che questo possa essere solo l’inizio di una storia sangavinese tutta da scrivere”.

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