Lutto nel mondo del calcio. All’età di 80 anni se ne va il mito Pelè. Da tempo ormai viveva in condizioni precarie di salute.

Soprannominato O Rey, è il Calciatore e Pallone d’oro del secolo per la Fifa. Una vita giocata prevalentemente al Santos, il campione brasiliano ha vinto tutto: è stato l’unico ad aver conquistato tre edizioni del Campionato mondiale di calcio, sempre con la maglia gialloverde, nel 1958, 1962 e 1970.

Ed è proprio quest’ultimo anno che incontra per la prima volta il campione rossoblù Gigi Riva, in occasione della finale del Campionato del mondo in Messico. Vinsero i brasiliani contro la Nazionale dei tanti giocatori del Cagliari.

Un secondo incontro tra i due mostri sacri del calcio avvenne nel 1972, quando Riva incontra in amichevole Pelè. La gara si gioca al Sant’Elia: è il primo maggio, una data importante per la città. Il Cagliari indossa una maglia azzurra per l’occasione. Due reti di Pelè, due di Riva, e sfortunata autorete di Poletti. Finisce 3-2 per il Santos, ma il Cagliari si fa valere tant’é che lo stesso Pelé riconoscerà il valore della squadra e del suo leader indiscusso.

“Mi piacerebbe giocare in rossoblù”, aveva detto Pelè durante una visita in Sardegna nel giugno 1968, accolto in un bagno di folla a Cagliari. Era arrivato con il Santos e insieme ai suoi compagni di squadra restò nell’Isola per quattro giorni fittissimi. Si giocò un’amichevole all’Amsicora, ma il duello con Riva venne rinviato, perché il bomber di casa era stato convocato nella Nazionale che il giorno dopo la partenza dei brasiliani avrebbe conquistato il titolo europeo.

“Cagliari non è una città sconosciuta per me -aveva detto Pelè in un’intervista al quotidiano L’Unione Sarda – non ci sono mai stato ma il mio amico Nenè tutte le volte che ci siamo incontrati in Brasile me ne ha tanto parlato che ormai mi pare quasi di averci abitato a lungo. So tutto del suo clima e del suo pubblico sportivissimo ed entusiasta”.

Ma il mito del calcio brasiliano sa anche tutto della squadra rossoblù: “Anche in Brasile, soprattutto dopo le tournée degli anni scorsi, si parla del Cagliari – prosegue nell’intervista – Del suo gioco moderno e del suo campionissimo Riva. Spero anzi che l’ala sinistra possa essere in campo domenica prossima in modo da poterlo vedere all’opera. Chissà che non ne venga fuori un interessante duello a distanza”.

E poi la stima profonda per Gigi Riva: “È indubbiamente uno dei giocatori italiani più famosi in Brasile e ritengo nel mondo insieme a Rivera e Facchetti. Non avrei mai immaginato che non lo avrebbero fatto giocare proprio contro i russi alla cui mole era indispensabile opporre proprio un giocatore della forza di Riva”, conclude Pelè.

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