La Commissione europea ha approvato il programma di cooperazione transnazionale Interreg VI-B NEXT “Bacino del Mediterraneo” (NEXT MED) che coinvolge 15 Paesi per un ammontare di 253 milioni di euro di fondi europei.

Come per le due precedenti due edizioni del programma in corso dal 2007, che rappresenta una delle più grandi iniziative di cooperazione multilaterale finanziata dall’Unione europea nel Mediterraneo, la responsabilità dell’implementazione è affidata alla Regione Sardegna che svolge il ruolo di Autorità di Gestione per conto di tutti Paesi partecipanti e della Commissione europea.

“In un momento storico in cui il Mediterraneo sta affrontando molte sfide complesse, come cambiamento climatico, sviluppo economico inclusivo, sistemi educativi e sanitari resilienti – afferma il presidente della Regione, Christian Solinas – la cooperazione è uno strumento vitale per costruire un futuro di stabilità, prosperità e pace per tutti cittadini del Mediterraneo. La Regione Autonoma della Sardegna, le cui capacità di leadership e gestione sono state riconosciute attraverso tre mandati consecutivi in qualità di Autorità di Gestione, continuerà ad assicurare la corretta implementazione del programma e la guida del processo di approfondimento delle relazioni tra i Paesi del Mediterraneo”.

Interreg NEXT MED mira a contribuire ad uno sviluppo intelligente, sostenibile ed equo nell’area mediterranea, sostenendo una cooperazione bilanciata, duratura e di vasta portata oltre ad una governance multilivello. Nello specifico, il programma si propone di finanziare progetti che affrontano sfide socioeconomiche, ambientali e di governance congiunte nell’area del Mediterraneo come la competitività delle Piccole e Medie Imprese e la creazione di posti di lavoro, l’efficienza energetica, la gestione sostenibile dell’acqua, l’adattamento al cambiamento climatico, la transizione verso un’economia circolare, l’istruzione e la formazione, l’assistenza sanitaria, e altre iniziative.

“L’approvazione del Programma Interreg NEXT MED da parte della Commissione Europea – dichiara Roberto Raimondi, Direttore Generale dell’Autorità di Gestione – è uno straordinario risultato che riconosce la qualità e la rilevanza del lavoro svolto tra i 15 Paesi partecipanti in uno spirito di collaborazione e partenariato. Questo risultato non sarebbe stato possibile senza il costante impegno dell’Autorità di Gestione nel coordinare l’intero processo di preparazione e stesura del programma, definendo priorità di cooperazione che riflettano le necessità dei Paesi coinvolti”.

L’area eleggibile, dove risiedono oltre 200 milioni di abitanti, copre ora quindi 15 Paesi: 13 di questi (Cipro, Egitto, Francia, Grecia, Israele, Italia, Libano, Giordania, Malta, Palestina, Portogallo, Spagna, Tunisia) hanno già partecipato alle precedenti edizioni del programma. A loro si aggiungono Algeria e Turchia.

Dell’ammontare globale del finanziamento europeo al programma, pari a 253 milioni di euro, 230 milioni di euro sono destinati ai progetti di finanziamento, i restanti 23 milioni all’assistenza tecnica dedicata alla gestione e all’implementazione. Il contributo massimo per progetto sarà del 90% del suo costo totale, mentre almeno il 10% di cofinanziamento dovrà essere assicurato dalla partnership di progetto.

Il primo bando per la presentazione delle proposte, il cui budget dovrebbe essere pari a circa 100 milioni di euro con lancio previsto a partire da metà 2023, è attualmente in corso di definizione.

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