L’annuncio del concerto di Blanco a Cagliari per Capodanno ha destato molte critiche in città. Un po’ per la diffidenza verso il cantante e un po’ per l’investimento che il Comune di Cagliari farà per l’occasione: 500 mila euro.
Ma per capirci meglio, Blanco nel capoluogo sardo è già un successo economico. Il 19enne bresciano viene da un anno d’oro: ha vinto il Festival di Sanremo assieme a Mahmood, è stato tra i protagonisti dell’Eurovision Song Contest, ha siglato sold out praticamente ovunque, diventando uno dei fenomeni della scena italiana del 2022.
L’eco dei successi sta arrivando fino in Sardegna. Luca Usai, fondatore della Magma Events – agenzia impegnata nell’organizzazione del concerto cagliaritano – ci spiega che tipo di indotto porterà alla città.
“Blanco è uno dei maggiori artisti che ci sono in Italia ed uno di quelli che ha realizzato in proporzione la maggiore vendita di biglietti in Italia. È una potenza a livello mediatico e di biglietteria sulla fascia giovane” racconta.
E aggiunge come si è concretizzata l’opportunità del concerto. “L’amministrazione di Cagliari era alla ricerca di un artista di grande livello. All’interno di una rosa di artisti ha optato su Blanco. La logica è sfidante, a livello di investimento porterà un importante indotto nella città di Cagliari”.
Ma che tipo di indotto? Luca Usai ce lo racconta passo passo, in base alle stime studiate nelle scorse settimane.
“Facciamo una piccola distinzione, residenti con non residenti. Chi vive a Cagliari esce e qualcosa in giro la consuma: fingiamo che spenda 30 euro a testa. Chi viene da fuori Cagliari deve anche alloggiare in città e deve mangiare. Poniamo dunque che spenda almeno 150 euro. Poi ci sono persone che vogliono venire dal Continente. Il mercato di persone che vogliono venire da Bologna, Roma, Milano e altri per vedere Blanco si sta facendo frizzante, anche perché il concerto è gratuito. Sono persone che dormono almeno 2/3 giorni, mangiano per 3 giorni. Tenendoci al ribasso spendono 400 euro”.
Le ricadute sono presto dette. “Se partecipano 20 mila persone e la spesa media è di 150 euro, vuol dire che hai generato un indotto superiore ai 2 milioni di euro. Non è poco a fronte di una spesa di 500 mila euro. Senza contare le strutture ricettive che dopo l’annuncio sono passate dal 19% all’89% di riempimento, a mio avviso è impressionante. È una ricchezza che viene spesa all’interno della città di Cagliari”.
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