Res Maris è il nome del progetto Life Natura coordinato dall’Università di Cagliari che è stato indicato come caso di successo e verrà presentato durante la Conferenza organizzata dal Ministero dell’Ambiente dal titolo “LIFE, Direttiva Habitats e rete natura 2000: la tutela della natura in Italia attraverso testimonianze di successo”.
L’appuntamento è per lunedì 12 dicembre negli spazi dell’Orto Botanico di Roma. A parlare del progetto lunedì a Roma sarà Gianluigi Bacchetta, coordinatore scientifico del progetto e direttore dell’Orto Botanico dell’Università di Cagliari.
L’iniziativa celebra i 30 anni del programma LIFE e dell’entrata in vigore della Direttiva Habitat volta alla tutela delle specie vegetali e animali e degli habitat di interesse comunitario. Lo strumento della Direttiva e il programma LIFE sono stati la risposta dell’Unione Europea all’indomani della Conferenza di Rio de Janeiro del 1992. In particolare, LIFE è il principale programma europeo dedicato alla protezione dell’ambiente e all’azione per il clima che, nel corso degli anni, si è trasformato da programma sperimentale a un vero e proprio pilastro delle politiche ambientali e climatiche dell’UE.
“Res Maris aveva come obiettivo il recupero degli ambienti dunali costieri e delle spiagge sommerse – spiega il professor Bacchetta – attraverso l’eradicazione delle specie esotiche invasive e il ripristino degli ecosistemi naturali con tecniche di ingegneria naturalistica. È il primo progetto che ha sperimentato il ripristino delle praterie di Posidonia oceanica e innovative tecniche di eradicazione e controllo delle specie esotiche sugli ecosistemi dunali”.
Le attività progettuali sono state realizzate all’interno dell’Area Marina Protetta di Capo Carbonara, che ha rappresentato l’area pilota. Capitanato dalla Città Metropolitana, Res Maris ha coinvolto l’Università di Cagliari – che ha gestito il coordinamento tecnico-scientifico – e per l’ambiente sottomarino l’Area Marina Protetta di Capo Carbonara.
“Dalla conferenza del 1992 – dettaglia Bacchetta – l’Unione europea porta avanti una serie di impegni che hanno condotto all’emanazione della Direttiva comunitaria, al programma LIFE e al progetto ministeriale Rete Natura 2000, la declinazione fondamentale della Direttiva a livello di Stati membri dell’Ue. Per l’Università di Cagliari si tratta di un grande riconoscimento per l’attività di ricerca che da un trentennio porta avanti in particolar modo il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente, con le ricerche e gli studi sugli ambienti costieri, ma anche con tutte le azioni volte alla conservazione e al ripristino degli stessi”.
L’iniziativa di Roma è organizzata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) – Direzioni Generali “Attività Europea ed Internazionale” (DG AEI) e “Patrimonio Naturalistico e Mare” (DG PNM) – in collaborazione con La Sapienza Università di Roma, e con il supporto di ARSIAL (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio).
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