Pronti a salire in cattedra 400 docenti sardi che hanno superato il concorso straordinario della scorsa primavera. Una boccata d’aria fresca per le scuole isolane che subiscono la mancanza di prof di ruolo. D’altra parte, però, c’è chi tornerà a casa: sono i supplenti che, con contratti precari, hanno portato avanti i programmi garantendo una certa continuità didattica.
Per ora non si sa ancora quanti dovranno lasciare le classi che hanno preso in carico appena due mesi fa. A denunciare il fatto all’Ansa è stato Francesco Pes, docente di disegno e storia dell’arte a San Gavino, con una lettera che descrive il probabile scenario dei prossimi giorni.
“Al momento della firma – spiega il docente all’Ansa – per questi supplenti era difficile immaginare che a pochi giorni dal Natale ed a distanza di ben tre mesi dall’inizio dell’anno scolastico, avrebbero navigato nell’incertezza: in assenza di provvedimenti da parte del Ministero dell’Istruzione e degli USR, il licenziamento potrebbe arrivare a giorni. Tutto ciò determinerà un’interruzione della continuità didattica con conseguenze su più fronti”.
La proposta del professor Pes è chiara: “Perché non far partire l’anno di prova dei vincitori dello straordinario-bis a settembre 2023? Va sottolineato che i docenti vincitori dello straordinario-bis, se già beneficiari di un incarico di supplenza annuale (sino ad agosto 2023) su stessa classe di concorso, possono tenere il loro incarico e svolgere l’anno di prova nella scuola in cui si trovano”.
“A subire il duro colpo di queste scelte saranno soprattutto gli studenti – prosegue il docente -, che a distanza di tre mesi dall’inizio delle lezioni vedranno avvicendarsi i docenti senza alcuna continuità né stabilità dal punto di vista della loro formazione”. E ancora: “L’inserimento a dicembre dei docenti vincitori comporterà, verosimilmente, ulteriori impedimenti: alla luce dei 120 giorni effettivi di didattica previsti per l’anno di prova, sarà loro impossibile assentarsi per malattia”.
Pronta la replica del direttore scolastico regionale Francesco Feliziani: “Comprendiamo la situazione – spiega all’Ansa – e riconosciamo che non è piacevole. Anche per questo abbiamo cercato delle possibili soluzioni che consentissero ai docenti supplenti di rimanere al loro posto consentendo ai neo immessi in ruolo di proseguire nell’incarico assegnato a inizio anno. Ma la legge è questa. E la situazione era chiara fin dall’inizio: i docenti sapevano che con l’arrivo dei neo immessi in ruolo, sarebbero stati costretti a lasciare il loro posto. Per questo hanno firmato anche una clausola risolutiva. E anche nel nostro sito avevamo specificato in maniera molto chiara quali sarebbero state le regole”
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