La delibera non è ancora cliccabile ma i dati sono stati già diffusi nelle chat interne del mondo sanitario isolano. Si tratta della delibera del 22 novembre 2022, n. 35/54 denominata “Prestazioni aggiuntive per lo smaltimento delle liste d’attesa ai sensi dell’articolo 8, comma 31, della L.R. n. 48/2018. Ripartizione risorse finanziarie”.
“Nonostante le osservazioni della commissione sanità in consiglio regionale e la delibera dell’Autorità Garante per la concorrenza e per il mercato nel gennaio 2022, la Giunta Regionale e l’ormai ex assessore alla sanità Nieddu perseverano nella distribuzione delle risorse sui territori sulla base della spesa storica e non della popolazione residente, come invece era stato fatto nel 2021 con lo stesso assessore ma con un diverso direttore dell’ assessorato, allora era Marcello Tidore e ora Francesca Piras”, così Salvatore Sanna, presidente delle Acli di Sassari e presidente di Acli Salute, l’associazione di tutela dei cittadini e dei pazienti promossa dalle Acli.
La delibera non è cliccabile ma da una prima analisi dell’allegato alla delibera relativo alla diagnostica strumentale (Rx, Risonanze e Tac) che si è diffuso informalmente emerge una suddivisione di un ammontare totale di 1,8 milioni di euro sulla base della spesa storica per cui alla ASL 8 va il 60% delle disponibilità con oltre 1 milione di euro mentre alla ASL 1 di Sassari solo 140mila euro e 28mila euro per la ASL 2 della Gallura.
“Si tratta dell’ennesima sperequazione per i cittadini del nord Sardegna che, se si somma la ASL 1 con la ASL 2, hanno una popolazione identica a quella della ASL 8 con disponibilità molto ma molto minori. Solo per fare un esempio con l’importo attribuito a Sassari si potranno fare risonanze per 637 pazienti, mentre a Cagliari se ne potranno fare 4947, quasi 5000, a fronte di 350.000 abitanti nel primo caso e di 550.000 nel secondo caso”, prosegue Salvatore Sanna.
“Si tratta di una lesione delle opportunità per i cittadini più deboli, perchè è assolutamente incomprensibile che si possano continuare a distribuire le risorse sanitarie per azienda piuttosto che per abitante”, ha aggiunto Luciano Turini, dirigente di Acli pensionati. “Facciamo un appello al nuovo assessore Carlo Doria perchè riveda una decisione tanto ingiusta per i cittadini sardi perché dare di più a chi ha di più è, non solo un’ingiustizia, ma per dirla con le parole del Papa, inumano”.