“Non c’è alcuna preclusione al pagamento del premio di produttività per il personale sanitario assunto a tempo determinato per l’emergenza Covid”, lo dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, in risposta ai sindacati della funzione pubblica che hanno mostrato preoccupazione circa la situazione degli operatori sanitari che hanno svolto la loro attività durante la pandemia.
“Stiamo assistendo all’ennesima vergognosa ingiustizia a danno delle lavoratrici e dei lavoratori del Servizio sanitario Regionale”, hanno replicato i sindacati di Fp CGIL, CISL Fp UIL Fpl. “Abbiamo posto il problema ieri pomeriggio all’attenzione dell’assessorato alla Sanità che ci ha comunicato che visti gli stanziamenti statali di emergenza che non coprivano interamente le quote di risorse necessarie ad assicurare l’applicazione corretta di tutti gli istituti contrattuali, compresa la produttività, le risorse aggiuntive dovevano essere stanziate dalle Regioni per assicurare la piena applicazione del contratto a tutte le lavoratrici e lavoratori impegnati in prima linea nella pandemia”, spiegano i sindacati.
“A fronte del fatto che il finanziamento del Fondo Sanitario Regionale è a totale carico della nostra Finanziaria – continuano -, che non ha provveduto finora, chiediamo alla Giunta Regionale e al Consiglio che sta discutendo in questi giorni la Ddl Omnibus 2 di mettere immediatamente a disposizione le somme necessarie per consentire anche ai lavoratori e alle lavoratrici assunti appositamente per far fronte alla pandemia, di avere riconosciuti gli stessi diritti dei loro colleghi con cui hanno lavorato fianco a fianco in questi anni terribili”.
Tante segnalazioni da tutta la Sardegna i da parte di infermieri, oss, fisioterapisti, tecnici e personale amministrativo sono arrivate anche alla FIALS. “Ci si chiede sgomenti cosa differenzi questi dipendenti da tutti gli altri, visto la medesima professionalità ed impegno messi in campo – si chiedono i segretari provinciali Giampaolo Cugliara e Giampaolo Mascia – . Perché se gli accordi sindacali sottoscritti lo prevedevano non è stato erogato? Cosa lo ha impedito? Cos’altro si devono aspettare questi dipendenti, a molti dei quali il contratto di assunzione è stato modificato in sede di rinnovo da copertura posto vacante a emergenza covid, senza nessun rispetto delle norme in merito?”.
Ma pronta è arrivata la risposta dell’assessore Nieddu: “Indubbiamente ci troviamo davanti a una situazione particolare. Le assunzioni a progetto per rispondere alle necessità del nostro sistema sanitario durante la pandemia rappresentano un caso eccezionale in una situazione di emergenza e questo vale a livello nazionale”.
“In seguito all’incontro con i sindacati, stiamo avviando le opportune verifiche con le aziende che hanno contrattualizzato gli operatori, per i necessari approfondimenti. Ai lavoratori sarà corrisposto tutto ciò che è previsto dal loro contratto, senza esclusioni”, ha concluso l’esponente della Giunta.
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