Radja Nainggolan torna al Cagliari? “Non escludo niente, quella terra e quella gente mi ha dato tanto”, dice in un’intervista a Videolina.
I problemi col presidente Giulini, che hanno portato alla rottura col club rossoblù e l’addio nell’estate del 2021, per lui sono superabili: “Purtroppo ho un carattere molto difficile – ammette il centrocampista in uscita dall’Anversa -, però a volte penso che le cose possano risolvere. Col presidente Giulini ho sempre avuto un ottimo rapporto. È sempre stato leale nei miei confronti, tranne l’ultimo anno: il problema che ho con lui è risolvibile. A Giulini voglio bene, secondo me è una bravissima persona. Ma mi sono sentito un po’ deluso del fatto che lui era entusiasta quanto me ma aveva preso un’altra decisione, pensando che tornassi a prescindere. Ma ho 34 anni, sono adulto e i problemi si possono risolvere: se sono stato deluso è un problema mio, però se un giorno ci si può riappacificare e trovare una soluzione sulla stessa linea non vedo perché no. Non l’ho più sentito, ma sento altra gente”.
Poi l’annuncio da parte dell’Anversa di una cessione il prossimo gennaio. Il motivo? Nainggolan avrebbe fumato una sigaretta elettronica in panchina prima di una partita. “Ho fatto un errore e non me l’hanno perdonato”, spiega il centrocampista belga e aggiunge: “Ma poi parlerò di quello che hanno fatto a me”. “Avevo iniziato benissimo il campionato, poi mi hanno fatto fuori – prosegue Nainggolan -. È molto facile parlare delle mie cose negative, ma quelle positive nessuno le sa: le sanno i miei cari, quelli che mi sono vicini. I giornalisti in Belgio sono molto scarsi e parlano solo di questo per vendere i giornali, ma senza di me l’Anversa ha vinto una partita su sette”.
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