“Prima di essere migranti sono naufraghi e devono essere salvati in base alle regole del diritto internazionale. Il governo Meloni rispetti i trattati che l’Italia ha firmato”. Così i rappresentanti delle associazioni Usb, Cagliari social forum, Nessuno alla deriva e Osservatorio migranti che in mattinata si sono presentati in piazza del Carmine, a Cagliari, sotto il palazzo della rappresentanza del governo in Sardegna per manifestare contro le azioni del nuovo esecutivo.
“Nel porto di Catania si ripetono con puntualità le azioni di razzismo governativo”, commentano in riferimento allo sbarco dei migranti dalle navi ong dopo le decisioni prese a Palazzo Chigi. “Si tratta di persone in pericolo in mare – dice Salvatore Drago, dell’Usb – dove non esiste alcuna differenza se non quella tra chi è al sicuro e chi è in pericolo, e chi è in pericolo ha diritto a essere salvato”. La questione dei migranti, precisa Drago “è una questione diversa che va gestita a terra, una volta tratti tutti in salvo, e non a bordo delle navi”.
I manifestanti si sono riuniti in piazza per chiedere direttamente al governo di “rispettare i trattati internazionali che ha sottoscritto, a oggi ci sono vari precedenti su come l’Italia non sia stata virtuosa sui soccorsi in mare, Meloni deve ricordarsi che il diritto internazionale è più in alto di qualsiasi altra giurisdizione”.
“È un’emergenza gravissima che va avanti da decenni – aggiunge Carlo Podda, di Nessuno alla deriva – ed è quella delle persone che muoiono in mare nelle coste anche sarde, vogliamo che siano garantiti i soccorsi ai naufraghi a prescindere dalle ragioni per cui abbiano preso il mare”.
“Il punto non è la migrazione, ma il soccorso in mare: se la Francia vuole parlare di quote lo faccia in altre sedi”, commentano in riferimento all’aperto scontro di qualche giorno fa tra la premier italiana Meloni e il presidente francese Macron. “Noi – concludono gli organizzatori – siamo qui a ribadire che le persone hanno il diritto di essere salvate e di sbarcare in un porto sicuro il più in fretta possibile”.
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